Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Il signore della Virtù del Fuoco, reggendo in mano una bandiera divenuta inutile, riunì i suoi ufficiali sul lato sud della montagna per conferire con il re celeste e con Scimmiotto: "Grande santo, questa creatura malefica è unica nel suo genere. E adesso che ho perso tutto il mio equipaggiamento, chi mi salva?"
     "Signori, non prendetevela" rispose ridendo il Novizio. "Aspettatemi, che torno subito."
     "Dove conti di andare?" chiese il re celeste.
     "Questa creatura non teme il fuoco; ma probabilmente l'acqua gli fa un effetto diverso. L'acqua vince il fuoco, dice l'adagio. Farò un salto dal signore del pianeta della Virtù dell'Acqua, perché inondi la grotta e affoghi il mostro. Così ricupereremo la vostra roba."
     "Il piano è buono, ma temo che affogherà anche il vostro maestro."

     "Pazienza. So come rianimarlo, se affoga. Scusate, ma è meglio che non perda tempo."
     "Andate, andate!" esortava Virtù del Fuoco.
     Il grande santo, con una capriola nelle nuvole, si recò questa volta alla porta settentrionale del Cielo. Lo accolse il re celeste Sa Tutto: "Dove vai, grande santo?"
     "Vado al Palazzo Cupa Distesa a trovare il signore della Virtù dell'Acqua; gli devo parlare d'affari. Tu che fai qui?"
     "Faccio il mio turno di guardia."
     Comparvero i quattro marescialli celesti Pang, Liu, Gou e Bi, che salutarono il Novizio e lo invitarono a bere il tè.
     "Non vi disturbate" rispose lui. "Devo sistemare un affare urgente."
     Si congedò e corse al Palazzo Cupa Distesa, pregando gli dèi del dipartimento Acque di annunciarlo d'urgenza.


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