Opere di letteratura italiana e straniera |
Il grande santo fece un risolino soddisfatto, nascose la sbarra e saltò giù dalla vetta fino all'ingresso della grotta. Con una scossa si mutò in un grillo. Proprio così.
Quelli che montavano la guardia nel turno di notte presero a batter cucchiai e suonare campanelle tutti insieme. Ciò non ostacolava certo l'attività di Scimmiotto, che scivolò nella stanza e vide un letto di pietra. Certe lamie degli alberi e dei monti, con le brutte facce imbellettate, stavano intorno al vecchio diavolo, stendevano le coperte sul suo letto, gli cavavano gli stivali e lo aiutavano a spogliarsi. Quando si trovò a braccia nude, si vide che teneva il candido anello infilato sul braccio sinistro: lo si sarebbe detto un braccialetto di perle. Ma il diavolo non se lo tolse; anzi, prima di addormentarsi, lo spinse più su lungo il braccio perché stringesse meglio. Allora Scimmiotto si trasformò in una pulce gialla, salì sul letto di pietra e scivolò sotto le coperte, si arrampicò sul braccio e perforò spietatamente. Il mostro si rigirò nel letto brontolando: "Sudicie donnaccole! Non prendono abbastanza botte. Si sono ben guardate dallo scuotere le coperte e dallo spolverare il letto. Mi domando quale bestia possa mordere così forte." |