Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     I mostri, grandi e piccoli, presi dal panico si avvolgevano nelle coperte, si coprivano la testa, urlavano e piangevano disperati. Poiché si trovavano senza via di scampo, la maggior parte finì carbonizzata nelle fiamme. Era solo mezzanotte quando il Bel Re Scimmia fece il suo ritorno trionfale.
     Dall'alto della vetta, il re celeste e i suoi compagni videro erompere le fiamme dell'incendio, si precipitarono all'aperto e subito videro giungere il Novizio a cavallo di un drago, seguito da tante scimmiette. Si dirigeva verso di loro e gridava: "Venite a prendere le vostre armi!"
     Il principe ricuperò le sue sei armi, il signore del pianeta della Virtù del Fuoco mandò la gente del dipartimento a raccogliere l'attrezzatura incendiaria. Scimmiotto, con una scossa, ricuperò i suoi peli. Tutti gli si facevano intorno, ridevano eccitati e si congratulavano con lui.

     Intanto l'incendio infuriava nella Grotta del Cappuccio d'Oro: il grande re Rinoceronte era sbigottito al punto da sentir l'anima sfuggirgli dal corpo. Balzò dal letto, aprì l'uscio della camera, strinse l'anello nelle mani e lo protese verso est: il fuoco in quella direzione si spense. Allora lo protese a ovest e corse dappertutto con il suo tesoro in mano per spegnere le fiamme e riassorbire il fumo che riempiva l'antro. Cercò poi di soccorrere i suoi mostri, ma la maggior parte era perita nelle fiamme; tra maschi e femmine, ne restavano un centinaio. Infine si accorse che tutte le armi custodite nel magazzino erano scomparse. Corse in fondo alla grotta e constatò che Porcellino, Sabbioso e il reverendo stavano sempre là legati, il cavallo bianco era alla greppia e i bagagli al loro posto.


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