"D'accordo" rispose ridendo il Novizio. "Mettiamocela tutta e caviamoci questo gusto."
Ritornarono all'ingresso della grotta, marciando con aspetto marziale e imponente.
"Esci fuori, maledetto diavolo!" gridò Scimmiotto. "Vieni a batterti!"
I battenti della porta erano stati calcinati dal fuoco; i mostriciattoli stavano spazzando e raccogliendo polvere e ceneri. Quando videro avvicinarsi gli dèi, dallo spavento lasciarono cadere le scope, abbandonarono le pale e corsero dentro: "Scimmiotto Consapevole del Vuoto ritorna a sfidarvi, alla testa di un esercito di divinità."
Il rinoceronte si allarmò, ma digrignava i denti e roteava gli occhi tanto era furente. Uscì rizzando la sua lancia, senza dimenticare l'anello che portava sempre su di sé, e si diede alle imprecazioni: "Furfante di una scimmia, grassatore, saccheggiatore e incendiario, te la farò vedere io! Che poteri hai tu, per permetterti di trattarmi in questo modo?"
"Maledetta creatura!" rispose il Novizio senza perdere la sua aria allegra, "se vuoi conoscere i miei poteri, vieni qui e ascolta:
Le mie capacità mi resero famoso
Fin da giovane. Feci pratica della Via
Dell'Immortalità e ottenni la saggezza
Con gioventù perenne. Io percorsi il paese
Dei santi ed esplorai la terra della mente.
Appresi a trasformarmi e a balzar nello spazio.
Catturar tigri e draghi per me è divertimento.
Il mio regno fu il Monte dei Fiori e dei Frutti,
Signore della Grotta Sipario Torrenziale.
Quando mi venne voglia di salir fino al Cielo
Per chiedere un impiego, divenni Grande Santo.
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