"Che verrà a fare qui la grande precettrice?" chiese Tripitaka.
"Ci porterà un invito a corte" suggerì Porcellino.
"Vedrete che non sarà un invito, ma una proposta matrimoniale" disse Scimmiotto.
"Consapevole del Vuoto" chiese Tripitaka, "che cosa facciamo se ci trattengono e ci vogliono costringere al matrimonio?"
"Maestro, acconsentite e non preoccupatevi del resto: ci penserò io" rispose Scimmiotto.
Le due funzionarie entrarono e si inchinarono al reverendo, che rese loro il saluto: "Di quale virtù o capacità può disporre l'umile monaco che sono, per meritare questo onore?"
La reale precettrice si rallegrava dentro di sé nel constatare la nobiltà e dignità del reverendo. "È una fortuna per il nostro paese" diceva tra sé. "Quest'uomo è davvero degno di diventare lo sposo della nostra regina."
Dopo i saluti le funzionarie rimasero in piedi, l'una accanto all'altra: "Auguri di felicità, vostra signoria!"
"Io ho lasciato la mia famiglia; da dove mi potrebbe venire questa felicità?"
"Nel nostro regno delle donne dei Liang dell'Ovest non era mai giunto un maschio prima d'ora. Dal momento che ci avete onorato della vostra visita, sono incaricata dalla regina di sollecitare il vostro consenso a un'unione matrimoniale."
"Sono lusingato. Ma l'umile monaco che sono è solo, non ha figli in propria compagnia. Non ho che questi tre discepoli storditi: quale di loro vorreste chiedere in matrimonio?"
"Quando ho annunciato a corte il vostro arrivo" spiegò la capo posto, "la nostra regina si è rallegrata e ha narrato che durante la notte aveva fatto un sogno di buon augurio: i paraventi d'oro si coprivano di mille colori e gli specchi di giada diffondevano un'intensa luce. Quando ha saputo che venivate da quel paese di superiore civiltà che è il fiorito impero di mezzo, si è detta pronta a cedervi tutte le ricchezze del regno se acconsentite a divenire il suo sposo e a salire sul trono: sarete proclamato l'Unico e lei si accontenterà di restare la regina vostra sposa. Ha decretato che la grande precettrice assumesse il ruolo di intermediaria e che io presiedessi alla celebrazione del matrimonio. Ecco l'ambasciata che vi portiamo."
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