Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Maestro, rassicuratevi" rispose Scimmiotto. "So come la pensate, ma con questa gente e in questa situazione non abbiamo altra possibilità che di cavarcela con uno stratagemma."
     "In che cosa consiste?"
     "Se aveste rifiutato, la regina non ci avrebbe restituito il passaporto e avrebbe ostacolato la partenza. Magari si sarebbe davvero incattivita fino a ordinare di tagliarci a strisce e di metterci nei sacchetti per profumare la biancheria. Noi non avremmo potuto restare con le mani in mano: io avrei dovuto ricorrere ai metodi che conosco per abbattere diavoli e creature malefiche. Sapete bene che ho la mano pesante e sono bene armato: se mi ci mettessi, non ci terrei molto a massacrare tutta la popolazione del regno; e, per quanto ci stiano seccando, non si tratta di mostri ma di esseri umani. Potreste fare una scelta simile voi, che siete sempre tanto pieno di compassione e di bontà e non volete schiacciare nemmeno le formiche? Sarebbe proprio scegliere il male."

     "Consapevole del Vuoto" si inquietava Tripitaka, "parli come un libro stampato. Ma quando la regina mi porterà in camera sua, temo che pretenderà da me i riti che praticano gli sposi. E io come potrei rassegnarmi a disperdere il mio yang primordiale, a rovinare la virtù acquisita nella famiglia del Buddha? Se mi lasciassi sfuggire lo sperma della verità, perderei il corpo di adepto della nostra dottrina."
     "Dal momento che non avete fatto difficoltà e avete acconsentito, la regina seguirà di certo l'etichetta di corte e verrà ad accogliervi alle porte della città: voi continuerete a mostrarvi accondiscendente, salirete sulla carrozza di draghi e fenici, entrerete nella sala d'udienza e vi sederete con il viso rivolto a sud. Chiederete alla regina di far recare il sigillo reale e di convocarci per consegnarci il passaporto vistato e firmato. Intanto verrà preparato il banchetto di nozze, che per noi sarà anche il banchetto di addio. Quando finirà voi chiederete di attaccare la carrozza. Direte che, prima di andare con lei, volete accompagnarci alle porte della città. Poiché vi avrà sempre visto arrendevole, non nutrirà alcun sospetto e acconsentirà. Davanti alle porte scenderete dal carro reale e, mentre Sabbioso vi aiuterà a montare a cavallo, io paralizzerò tutto il seguito con la magia. Non dovremo fare altro che rimetterci sulla nostra strada; quando avremo camminato un giorno e una notte le sveglierò, e loro non potranno fare niente di meglio che ritornarsene a casa. Così non metteremo in pericolo né la loro vita né la vostra integrità. Sfuggire alla trappola con un finto matrimonio: questo potrebbe essere il nome dello stratagemma. Non sarebbe prendere due piccioni con una fava?"


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