La regina fece quindi portare un vassoio di pezzi d'oro e d'argento, scese dal trono e li offrì a Scimmiotto: "Questi vi aiuteranno a sostenere le spese di viaggio, perché possiate giungere al più presto nel Paradiso dell'Ovest. Quando sarete di ritorno, vi dimostrerò la mia gratitudine con maggiore generosità."
"Siamo monaci" protestò il Novizio, "e non possiamo accettare né oro né argento. Dobbiamo mendicare il nostro cibo lungo il cammino."
Vedendoli fermi nel rifiuto, la regina fece portare dieci rotoli di broccato: "Avete tanta fretta" disse al Novizio, "che manca il tempo di farvi confezionare degli abiti. Prendeteli per provvedere lungo il cammino, in modo da proteggervi dal freddo."
"Un monaco non veste di broccato; per coprirci bastano le nostre tonache di tela."
Dopo aver constatato che non accettavano nemmeno la seta, la regina fece portare tre litri di riso: "In mancanza di meglio, ne farete un pasto lungo il cammino."
Alla vista del riso, Porcellino saltò su e lo infilò immediatamente nel suo sacco.
"Fratellino, i bagagli erano già tanto pesanti: dove troverai la forza per portarli?" motteggiò Scimmiotto.
"Tu non te ne intendi" rispose ridendo Porcellino. "Il riso va consumato fresco: domani non ne resterà un solo chicco." Poi giunse le mani per ringraziare.
"Mi posso permettere di importunare vostra maestà, pregandola di voler venire con me ad accompagnarli fuori dalla città?" propose Tripitaka. "Mi occorrerà giusto il tempo per fare le ultime raccomandazioni per il seguito del viaggio, e ritornerò a condividere per sempre la vostra gloria. Per godere liberamente del piacere delle fenici allacciate, bisogna prima sbarazzarsi da queste preoccupazioni."
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