Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Come lo vide l'orchessa sputò un pennacchio di fumo che riempì tutto il chiosco e ordinò alle ragazze di portar via Tripitaka. Afferrò quindi un tridente d'acciaio e lo aggredì urlando: "Scimmia svergognata! Ti infili in casa mia a fare il guardone. Ora sta fermo e prenditi una bella forchettata dalla tua vecchia mamma!"
     Il grande santo parò il colpo e combatté arretrando, in modo da attirarla all'aperto. Porcellino e Sabbioso aspettavano davanti allo schermo di pietra. Quando vide che lo scontro era incominciato, Porcellino passò la briglia al compagno e gli disse: "Sabbioso, sorveglia bagagli e cavallo, che io vado a dare una mano."
     Il bravo bestione alzò il rastrello a due mani e partì alla carica gridando: "Fatti in là, fratello; fammi picchiare questa puttanona."

     La quale, alla vista del nuovo avversario, ricorse a un trucco: gettò un grido, lanciò fumo dalla bocca e fuoco dalle narici, e venne avanti roteando il suo tridente con una tale velocità che non si capiva quante mani avesse. Gli assalti di Scimmiotto e di Porcellino si arrestarono davanti a quel visibilio di colpi di punta e di taglio.
     "Sei un bell'imbranato, Consapevole del Vuoto" gridava l'orchessa. "Io so chi sei, ma tu non mi conosci. Non lo sai che mi teme anche il tuo Buddha del Monastero del Colpo di Tuono? Poveri meschini, che cosa credete di fare? Fatevi sotto, che riceverete una batosta come si deve!"
     Fu uno scontro memorabile:

     La forza dell'orchessa si contrappone alla collera di Scimmiotto. L'Ammiraglio dei Canneti Celesti, avido di gloria, mostra le sua capacità con il rastrello. Lei fa fuoco e fiamme, e rotea il tridente con molte mani; gli avversari balzano nelle nuvole veloci e potenti.


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