Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Tutto ciò perché l'orchessa cerca un compagno, mentre il monaco non acconsente a cederle la sua essenza primaria. È la lotta senza quartiere dello yin e dello yang mal assortiti. Lo yin, nutrito nella quiete e nel buio, si agita perché aspira alla gloria; invece lo yang aspira alla quiete, evita i desideri e si mantiene puro. Fra i due non c'è concordia; il tridente gioca il tutto per tutto contro il rastrello e la sbarra. Il rastrello è potente e la sbarra ancor più, ma il tridente d'acciaio della donna rende dente per dente. Nessuno vuol cedere sul Monte del Nemico Mortale, non si dà quartiere nella Grotta del Pi Pa! Lei si rallegra di aver trovato un compagno nel monaco cinese, ma loro sono ben decisi a ricondurre il reverendo alla ricerca dei veri sutra. Una battaglia che muove cielo e terra, oscura gli astri di giorno e di notte, fa tremare le stelle.


     Lo scontro a tre proseguì per un bel pezzo senza vinti né vincitori, finché la creatura ricorse al colpo segreto del dardo che rovescia il cavallo: diede un balzo e colpì Scimmiotto sotto la pelle del cranio, senza che lui se ne rendesse conto.
     "Ahi!" urlò il ferito; e l'insopportabile dolore lo costrinse a rompere il contatto e a fuggire. Porcellino vide che le cose si mettevano male e batté in ritirata anche lui, trascinandosi dietro il rastrello. L'orchessa vittoriosa ripose il suo tridente.
     Scimmiotto si stringeva la testa fra le mani, con la fronte aggrottata e il viso deformato dal dolore. Gemeva: "Che male tremendo!"
     Porcellino gli chiese: "Fratello, che cosa ti è successo per tirarti indietro nel bel mezzo del tafferuglio?"


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