Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Sapessi che male mi fa" diceva Scimmiotto stringendosi la testa.
     "È un attacco di emicrania?"
     "Nemmeno per sogno."
     "Ma non sei ferito. Da dove viene, il tuo mal di testa?"
     "Non ne posso più!" gemeva Scimmiotto. "Quando si è vista in difficoltà con il tridente ha fatto un balzo e mi ha punto la testa, non so come. E mi ha provocato un dolore tale che mi sono dovuto ritirare."
     "Altre volte ti sei vantato della tua zucca dura trasmutata" osservò ridendo Porcellino. "Come mai questa volta non sai resistere a una punzecchiatura?"
     "La mia testa è stata trasmutata davvero; e quando in cielo volevano decapitarmi, ce la misero tutta, con sciabola, ascia, mazza, spada; poi Laozi mi mise a cuocere in forno per quarantanove giorni, e io ne uscii senza fare una piega. Mi chiedo che cos'abbia fatto quella donna alla mia testa."

     "Togli la mano, fammi vedere. Non c'è niente di rotto?"
     "Non mi pare."
     "Torno giù nel regno dei Liang a procurarmi qualche pomata lenitiva."
     "A che servono le pomate? Non ho gonfiori né tagli."
     "Fratello" replicò Porcellino sghignazzando, "me la cavavo meglio io quand'ero incinto. A me si gonfiava la pancia, a te si gonfia la testa; forse perché tu sei più intelligente."
     "Non è il caso di scherzare" intervenne Sabbioso. "Nostro fratello è ferito alla testa, non sappiamo nemmeno se il maestro è ancora vivo e sta scendendo la notte. Che facciamo?"
     "Il maestro non ha niente" riferì Scimmiotto. "Mi ero trasformato in ape e ho trovato la donna seduta in un chiosco fiorito. Due servette hanno portato dei panini al vapore, altre hanno accompagnato il maestro perché mangiasse qualcosa e si rassicurasse. Lei gli ha fatto una dichiarazione. Prima il maestro non rispondeva e non toccava il cibo, poi ha aperto bocca per dire che preferiva i panini vegetariani. Può darsi che le belle parole incominciassero a far breccia. La donna ha spezzato un panino imbottito di soia e glielo ha offerto, e il maestro di rimando ne ha offerto a lei uno di carne. 'Perché non lo spezzate?' ha chiesto lei. Lui ha risposto che, come monaco, non osava spezzare pane non vegetariano. Lei ha ribattuto che si era pur dato da fare con le acque del Fiume della Maternità, ma il maestro non ha capito il doppio senso e le ha risposto con degli adagi. Mi è parso che corresse il rischio di farsi infinocchiare e, per interromperli, ho ripreso la mia forma e ho attaccato. Il maestro è stato portato nelle stanze interne. Il resto lo avete visto."


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