Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Il monaco cinese si profuse in ringraziamenti. Trovarono riso e tagliatelle, con cui prepararono un pasto vegetariano che consumarono di buon appetito. Dopo pranzo accompagnarono le ragazze rapite ai piedi della montagna e mostrarono loro la strada per ritornare a casa.
     Quando la grotta fu vuota, accesero una torcia e appiccarono il fuoco in vari punti, in modo che l'incendio distruggesse tutto. Poi invitarono Tripitaka a rimontare a cavallo per riprendere la strada maestra dell'Ovest. È il caso di dirlo:

     Rotti i legami mondani,
     Respinte le tentazioni,
     Rifiutato il mare d'oro:
     Quest'è la meditazione.

     Se poi non sapete, in fin dei conti, quanti anni ci vollero per raggiungere e realizzare la Verità, ascoltate il prossimo capitolo.

     CAPITOLO 56
     INCONTRO CON I BRIGANTI


     IN CUI LA SCIMMIA DELLO SPIRITO, IN PREDA AL FURORE, PUNISCE I BRIGANTI; E LA VIA, OTTENEBRATA NELLA PERSONA DEL MAESTRO, LA SCACCIA.


     Come si esprime il poema:

     Diciamo puro il vuoto basamento
     Dello spirito, sgombro da pensieri.
     Alla briglia la scimmia ed il cavallo,
     Non cercar gloria: scaccia i sei briganti
     E attendi ai tre veicoli. Ogni ostacolo
     Caduto, giungi all'illuminazione.
     Vinta per sempre la sensualità
     Gioia assoluta avrai nell'Occidente.

     Il racconto ha detto come Tripitaka conservò intatto il suo corpo con una determinazione che gli avrebbe consentito di mordere chiodi e masticare ferro, e come Scimmiotto e compagni uccisero lo scorpione e lo liberarono. Nelle tappe successive non incontrarono accidenti degni di nota, e presto ritornò l'estate. Era quando


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