Tripitaka pensò, senza osare di dirlo: "Magari è uno di quelli che Consapevole del Vuoto ha ucciso." Si sentì a disagio e s'inchinò per dire: "Bontà divina! Com'è possibile che genitori tanto saggi abbiano un figlio malvagio?"
Scimmiotto si avvicinò: "A che vi serve, vecchio signore, un figlio simile? Un malvivente ladro e violento rischia di coinvolgere anche i suoi genitori. Ve lo andrò a cercare e lo sopprimerò, per rimettere tutto a posto."
"Qualche volta sono stato io stesso sul punto di farlo" rispose il vecchio. "Ma non ho altri figli: per cattivo che sia, dovrà pensare lui a seppellirmi."
Sabbioso e Porcellino si misero a ridere: "Fratello, non ti immischiare. Noi non siamo mica la polizia; se quello si comporta male, non sono fatti nostri. Chiedi piuttosto al nostro donatore una balla di paglia e un angolo per dormire. All'alba dovremo ripartire."
Il vecchio si alzò, guidò Sabbioso nella corte posteriore alla ricerca di due balle di paglia e li sistemò per la notte in un capanno di stoppie. Scimmiotto legò il cavallo, Porcellino portò dentro i bagagli e tutti entrarono con il reverendo per mettersi a letto.
Bisogna sapere che il figlio del vecchio Yang faceva proprio parte della banda di briganti che Scimmiotto aveva disperso quel giorno. Verso la quarta veglia, alle due del mattino, i banditi giunsero alla porta e bussarono. Il vecchio si infagottò nella veste e disse alla moglie: "Mamma, ecco i ragazzi."
"Apri e falli entrare."
Tutta la banda si precipitò dentro gridando: "Abbiamo fame, dacci da mangiare." Il figlio del vecchio Yang si precipitò nelle stanze interne, svegliò sua moglie e le ordinò di cuocere il riso e di mettere in tavola. Poiché in cucina mancavano fascine, uscì a prenderne nella corte posteriore e rientrando chiese alla moglie: "Da dove viene quel cavallo bianco?"
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