Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Se non si possono trovare elemosine, cercami almeno dell'acqua per calmare la sete."
     "Andrò in cerca di un ruscello verso sud."
     Sabbioso gli tese la ciotola delle elemosine e Porcellino ritornò sulle nuvole. Il reverendo aspettava, seduto sul ciglio della strada, ma il bestione non si rivedeva; l'infelice soffriva la sete, con la lingua e la gola riarse. Lo attesta il poema:

     Per proteggere l'anima, va nutrito il respiro:
     Sentimenti e natura non fanno differenza.
     La malattia proviene da turbe dello spirito:
     Quando il corpo declina, la Via deve perire.
     È vana la fatica, se tu perdi i Tre Fiori,
     Inutile la lotta se subiscono danno
     Le Quattro Grandi Cose. Senza terra né legno,
     Soffron metallo ed acqua. Il corpo della legge
     Non si compie in mancanza dell'operosità.


     Sabbioso vedeva le sofferenze di Tripitaka, e alla fine non ne poté più: legò il cavallo, nascose i bagagli e propose: "Maestro, restate qui comodo, che io vado a sollecitarlo."
     Il reverendo, trattenendo le lacrime, acconsentì con un cenno del capo. Sabbioso balzò su una nuvola e scomparve anche lui verso sud.
     Il maestro lasciato solo ad aspettare, arso dalla sete, era in preda alle peggiori sofferenze. Si sentiva ridotto alla disperazione, quando a un tratto udì un rumore accanto a sé che gli fece alzare la testa di soprassalto: Scimmiotto era inginocchiato accanto a lui e gli tendeva una tazza di ceramica.
     "Maestro" disse, "come vedete, senza il vostro vecchio Scimmiotto, non potete nemmeno togliervi la sete. Bevete questa buona acqua fresca e aspettatemi, che vi andrò a mendicare del cibo."


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