E ruppe con una randellata la testa del falso Sabbioso, che cadde morto: si vide allora che non era altro che una di quelle scimmie del malanno. La folla scimmiesca circondò Sabbioso, e il Novizio roteò la sua sbarra cerchiata d'oro; ma l'assediato si aprì un varco a bastonate, riuscì a montare su una nuvola e fuggì dicendo fra sé: "Quella scimmia maledetta è così insolente, che non resta altro da fare che denunciarla a Guanyin."
Il Novizio, da parte sua, non si impegnò nell'inseguimento; fece scorticare la scimmia uccisa e la fece cucinare e servire in tavola, accompagnata da vini di palma e d'uva. Poi un'altra scimmia della banda fu trasformata in Sabbioso e si riprese l'addestramento in vista del pellegrinaggio a occidente.
In capo a un giorno e una notte, Sabbioso raggiunse i mari del Sud e fu in vista del Monte Potalaka, dove prese terra e contemplò il paesaggio. Che meraviglia!
Questo territorio contiene tutti i misteri dell'universo: vi affluiscono tutti i fiumi, vi si bagnano il sole e le stelle, vi si congiungono tutte le creature, qui nasce il vento e tremola il riflesso della luna. Quando monta la marea, il leviatano compie le sue trasformazioni; sotto le onde che si incalzano, nuota la tartaruga gigante. Qui si mescolano le acque di tutti mari e di tutti gli oceani, e ogni isola ha i propri palazzi di immortali.
Lasciate perdere le Isole Felici, contemplate la grotta fra le nubi del Potalaka: che magnifico paesaggio! L'energia primordiale plana sulle nuvole iridate delle cime, cristalli lunari galleggiano sulle acque sotto la grande scogliera. Nel boschetto dei bambù porporini volano i pavoni, sui rami dei verdi salici ciangottano i pappagalli. Qui nascono fiori di giada e di diaspro, e vi prospera il loto d'oro. Quante volte la bianca gru viene ad appollaiarsi sulle cime, e la fenice a cercare riparo nel chiosco sulla montagna! Persino i pesci coltivano la loro vera natura prestando ascolto alla predicazione dei sutra, mentre corrono e balzano fra le onde.
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