Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Avete ragione!" gridò ciascuno dei due. "Ora ti trascinerò nel Paradiso dell'Ovest, per chiedere al Buddha di condannarti."
     I dieci giudici li accompagnarono all'uscita, presentarono a Dizang i loro ringraziamenti e si asserragliarono nel Palazzo delle Nuvole Turchese, raddoppiando la guardia a tutti gli accessi.
     Vedete dunque i due Scimmiotti che si accapigliano senza sosta fra le nuvole che corrono in cielo nella direzione del Paradiso dell'Ovest. Lo attestano i versi:

     Un cuore doppio conduce al disastro:
     Il dubbio invade l'universo intero.
     Si vuol denaro e pompa; i ranghi a corte
     Non contano al disotto del più alto.
     Spedizioni nel sud, campagne al nord,
     Senza sosta o riposo. Folle vita.
     Ben altra cosa è praticar lo zen
     Ed il soffio vitale coltivare.


     Tirandosi, spingendosi, afferrandosi, scuotendosi, progredivano nel loro viaggio aereo senza smettere di lottare e di gridare, fino all'ingresso del Monastero del Colpo di Tuono, sul Monte degli Avvoltoi nel Paradiso dell'Ovest.
     I quattro eminenti pusa, gli otto grandi portatori di folgori, i cinquecento arhat, i tremila rivelatori di verità, i monaci e le monache mendicanti, bhiksunî e bhiksu, upâsaka e upâsikâ, tutta la folla dei santi era riunita ai piedi del trono di loto dei sette tesori ad ascoltare il Buddha che esponeva la legge. Stava appunto spiegando questo passaggio:

     "L'essere è nel non essere, il nulla nel qualcosa,
     La forma nell'informe, la vacuità nel pieno,
     E l'essere non è, il nulla non è il nulla,
     Ha forma il senza forma, è vuoto ciò che riempie.


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