Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Se questo non è il posto dove tramonta il sole, fratello, sentiamo come spieghi il caldo torrido."
     "Ci dev'essere qualcosa che va storto nel ciclo delle stagioni" intervenne Sabbioso. "A quanto pare l'estate sta sopraffacendo l'autunno."
     Mentre discutevano, videro al bordo della strada una fattoria dai muri di mattoni rossi, coperta da un tetto rosso, con porta rossa e finestre rosse: tutto rosso.
     Tripitaka smontò da cavallo: "Consapevole del Vuoto, va in cerca di notizie e informati perché fa così caldo."
     Il grande santo nascose la sua sbarra cerchiata d'oro, si aggiustò gli abiti, si diede l'aria più distinta che poté e si avviò alla porta della fattoria; la quale si aprì, lasciando uscire un vecchio.

     Indossava un abito di leggera tela di pueraria dal colore aranciato, portava un cappello di strisce di bambù color blu scuro e si appoggiava a una canna di bambù. Sul viso rosso come il rame spuntava la bianca barba. Sopracciglia cespugliose sovrastavano occhi azzurri e il suo sorriso scopriva denti d'oro.


     Quando vide Scimmiotto fu colto di sorpresa, e gridò: "Da dove vieni, strana creatura? Che vieni a fare alla mia porta?"
     "Caro anziano donatore" rispose educatamente Scimmiotto, "non temete, non sono una strana creatura. Il povero monaco che sono è inviato in missione imperiale dalle terre dell'Est a cercare le scritture nell'Ovest. Siamo una comitiva di quattro pellegrini e, mentre attraversavamo la vostra nobile regione, abbiamo notato una temperatura insolitamente alta per questa stagione. Del resto non conosciamo nemmeno il nome del paese. Mi presento a voi per salutarvi e per chiedere informazioni in proposito."


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