Il giovanotto rideva: "Se il caldo vi fa paura, non dovevate venire qui. Tutto scotta, da queste parti."
"Ragazzo mio, quello che dici è senza senso. Dice l'adagio: senza caldo e senza freddo, niente cereali. Se qui fa solo caldo, da dove viene la farina di cui è fatto il dolce?"
"Per sapere da dove viene la farina, bisogna chiederlo alla immortale Ventaglio di Ferro."
"Che fa questa immortale?"
"Possiede un ventaglio di foglie di banano. Se è disposta a prestarvelo, il primo colpo spegne il fuoco, il secondo fa soffiare il vento e il terzo fa piovere; a questo punto noi seminiamo a aspettiamo la crescita dei cinque cereali che occorrono per vivere. Senza il ventaglio, qui non crescerebbe un filo d'erba."
Soddisfatto delle informazioni, Scimmiotto rientrò in casa per offrire il dolce a Tripitaka: "Maestro, non vi state sempre a tormentare al pensiero di che cosa accadrà un altr'anno: su con la vita! Quando avrete mangiato il dolce, vi racconterò qualcosa."
Il reverendo prese il dolce e si rivolse all'ospite: "Vogliate accettarlo, caro signore."
"Non mi permetterei di accettare il vostro dolce mentre non è stato ancora servito il tè."
"Non prendetevi il disturbo di offrirci tè o cibo" disse Scimmiotto. "Mi basta sapere una cosa: dove abita la immortale Ventaglio di Ferro?"
"A che proposito?"
"Il venditore di dolci mi ha detto che essa possiede un ventaglio di foglie di banano che al primo colpo spegne il fuoco, al secondo solleva il vento e al terzo provoca la pioggia; e che voi in paese ve lo fate prestare per coltivare i cereali. Vorrei andarla a trovare per chiederle anch'io in prestito il ventaglio, che ci permetterà di attraversare i Monti di Fuoco."
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