Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Ti dirò, fratello boscaiolo: io sono il primo discepolo del monaco cinese che la corte dei Tang delle terre dell'Est ha inviato a cercare le scritture nel Paradiso dell'Ovest. Due anni fa ho avuto da ridire con il figlio della Râksasî, Bimbo Rosso. Sono inquieto perché penso che lei me ne voglia e si rifiuti di prestarmi il ventaglio."
     "L'uomo di valore sa leggere sul volto: non inventate pretesti per chiedere il prestito e non datevi pensiero dei vecchi rancori. Vedrete che riuscirete a ottenerlo."
     Scimmiotto si inchinò profondamente: "Fratello boscaiolo, ti sono grato dei tuoi consigli. Vado."
     Si congedò dal boscaiolo e si recò alla Grotta del Banano, dove trovò la porta serrata. Che bel paesaggio, tutto intorno!

     Le rocce, essenza della terra, formano l'ossatura della montagna. La bruma conserva l'umidità della notte, il muschio rinfresca il verde [...] È certo un luogo millenario, che reca le tracce dell'immortale [...]


     Il Novizio gridò: "Fratello toro, aprimi la porta!" E i battenti cigolarono sui cardini e si aprirono. Ne uscì una ragazza che reggeva un paniere di fiori e recava in spalla una piccola zappa; non aveva trucco né gioielli, ma un bel viso vivace che rifletteva lo spirito del Tao. Il Novizio le andò incontro, giunse le mani e disse: "Figliola, posso pregarti di annunciarmi alla principessa? Sono un monaco in cerca delle scritture, in viaggio per l'Ovest. Poiché è difficile attraversare i Monti di Fuoco, vengo a chiedere rispettosamente di avere in prestito per poco tempo il ventaglio di foglie di banano."


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