"Scimmia del diavolo! Smettila di blaterare e prenditi in testa un bel colpo di spada. Se lo reggi ti presterò il ventaglio; altrimenti ti spedirò da Yama, il giudice dell'Inferno."
"Cognata, ogni vostro desiderio è un ordine" rispose Scimmiotto sorridendo e incrociando le mani sul petto. "Ecco qua il mio cranio indifeso, che potrete picchiare quanto volete; vi fermerete quando sarete stanca. Ma poi dovrete prestarmi il ventaglio."
Senza altro indugio, la Râksasî roteò le spade e le abbatté per una dozzina di volte sulla testa di Scimmiotto. Sembrava che il Novizio ci si divertisse; la Râksasî si spaventò e volse le spalle per rifugiarsi nella grotta.
"Dove volete andare, cognatina? Adesso tocca a me: datemi il ventaglio."
"Il mio tesoro non lo do in prestito così facilmente."
"Se rifiutate, sarà il vostro cognatino a darvi una legnata sulla testa."
Che bravo re scimmia! Con una mano la tratteneva; con l'altra, cavò da dietro l'orecchia la sua sbarra e la fece crescere al diametro di una tazza. La Râksasî si liberò di lui e lo aggredì levando le spade, mentre il Novizio roteava la sbarra. Non si parlò più di parentele: si scatenò un accanito combattimento in cui si sfogavano vecchi rancori. Che battaglia!
La dama era un mostro fatto e finito, e odiava Scimmiotto a causa del figlio. Il Novizio sarebbe stato disposto a fare concessioni, per conseguire lo scopo di aprire il cammino al suo maestro; aveva dapprima richiesto il prestito con buona grazia e pazienza, senza arroganza né prepotenza. Ma la Râksasî non aveva voluto saperne, e aveva risposto con le armi agli appelli alla parentela. Una donna non dovrebbe mai battersi con un uomo, perché l'uomo è più duro e finisce per spezzarla. Che brutalità in quella sbarra cerchiata d'oro, che finezza nel gelido taglio di quelle lame azzurrine! Nessuno si sottrae alla mischia accanita: con arte consumata, finta a destra, parata a sinistra! Uno affonda coprendosi le spalle, l'altro manovra a meraviglia. Il sole si avvia al tramonto e il duello giunge al suo culmine. La Râksasî ricorre al suo autentico ventaglio, e gli imprime un movimento che riempirà di timore uomini e dèi.
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