Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Il fatto è che ti stavo cercando e le ho chiesto rispettosamente se mi poteva indicare la tua residenza; non sapevo nemmeno di parlare alla mia seconda cognata" rispose sorridendo il grande santo. "Lei mi ha risposto con male parole e io, devo ammetterlo, sono stato un po' rude e devo averla spinta un pochino. Ti prego di scusarmi."
     "Visto come metti le cose, in considerazione della nostra vecchia amicizia, sei perdonato."
     "Sei magnanimo, ti ringrazio molto. Oso chiedere il tuo aiuto in una faccenda molto importante per me."
     "Benedetto macaco impertinente! Ti ho perdonato, e tu dovresti avere il buon gusto di scomparire. Invece ricominci a rompere le scatole: che cosa vuoi?"
     "Devi sapere, fratello, che il monaco cinese che proteggo è bloccato nel suo cammino dai Monti di Fuoco. La gente del posto mi ha riferito che la mia rispettabile prima cognata possiede un ventaglio di foglie di banano che risolverebbe il problema. Ieri sono andato alla tua vecchia residenza a salutarla e chiederle in prestito il ventaglio; ma lei non ne vuol sapere. Questo è il mio problema. Spero che, nella tua immensa generosità, mi accompagni da lei per convincerla a prestarmi quell'oggetto; lo restituirò non appena avrò spento le fiamme per far passare il mio maestro."

     Il re toro divenne rosso dalla rabbia e digrignò i denti: "Ecco da dove vengono i tuoi bei discorsi: parli per interesse, vuoi solo il ventaglio. Scommetto che hai maltrattato mia moglie; lei ha rifiutato, e allora te la sei presa anche con la mia concubina. Dice il proverbio: moglie d'amico non umiliare, la concubina non sfruculiare! E tu, brutto stronzo, che cosa hai fatto? Hai umiliato l'una e sfruculiato l'altra. Adesso ti do il fatto tuo."


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