Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 1150
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Levò elmo e corazza, si infilò una giacchetta di velluto giallo canarino, inforcò la bestia dalle pupille d'oro che allontana le acque e se la filò fra il lusco e il brusco, diretto a nordovest.
     Il grande santo, che vedeva tutto dall'alto della montagna, si disse: "Chissà quali amici si è fatto il vecchio toro in questi ultimi tempi. Andiamo a vedere."
     Il bravo Scimmiotto, con una piccola scossa, si mutò in una corrente d'aria fresca e lo seguì. Giunsero su un'altra montagna, e il re toro a un tratto scomparve. Scimmiotto riprese la propria forma e si mise alla sua ricerca. In breve scoprì un profondo lago dalle limpide acque; sulla riva una stele portava questa scritta in sei grandi caratteri:

     LAGO DEI FLUTTI VERDI SUL MONTE DELLE ROCCE CAOTICHE


     "Se n'è andato là sotto" pensò Scimmiotto. "L'amico sarà un mostro acquatico: caimano, drago, pesce o tartaruga. Vediamo."
     Fece un passo magico, recitò un incantesimo e si mutò in un granchio, né grosso né piccolo: pesava le sue trentasei libbre. Fece un tonfo nel lago e scese sul fondo; là vide un portico con belle sculture, davanti al quale era legata la bestia dalle pupille d'oro. Oltre l'ingresso, ci si muoveva all'asciutto. Scimmiotto scivolò dentro e, tendendo l'orecchio, udì che si faceva musica. Si vedeva

     un palazzo di perle con archi di conchiglie, diverso dalle costruzioni di questo mondo. Tegole d'oro, travi di giada bianca. I paraventi sono di gusci di tartaruga, le balaustre di corallo. Luminose nuvole di buon augurio circondano il trono di loto; esse uniscono gli astri del cielo ai viali della terra. Non è il palazzo del Cielo né il tesoro del mare, ma rivaleggia con le più belle residenze. Nella vasta sala si trovano riuniti gli ospiti: mandarini grandi e piccoli, con berretti da cerimonia. Fanciulle di giada servono piatti d'avorio e poi suonano sui loro strumenti musiche celesti. Le cantanti sono lunghe balene, i danzatori granchi giganteschi; tartarughe suonano il flauto e percuotono il tamburo. Tavole e coppe brillano di perle luminescenti. Caratteri sigillari in forma di uccelli si allineano su tabelle di piume di martin pescatore; tendaggi di barbe di gambero pendono dalle pareti delle gallerie.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]