Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Il re diavolo si batteva con indomabile coraggio, ma continuava a ritirarsi. La lotta proseguì per la notte intera; all'alba si trovarono davanti alla Grotta Toccanuvole del Monte Mucchio di Tuoni. Fra tutti e tre, con il contributo del tudi e delle sue truppe infernali, facevano un tal baccano che la principessa Viso di Giada balzò dal letto e ordinò alle cameriere di uscire a vedere che cataclisma fosse. Un mostriciattolo corse ad annunciarle: "Il nostro signore e padrone si sta battendo all'ultimo sangue con quel tizio di ieri, quello con la gola da duca del tuono. Ci sono anche un monaco con il grugno lungo e le orecchie larghe, il tudi dei Monti di Fuoco e parecchia altra gente."
     La principessa ordinò a tutti gli ufficiali della guardia esterna di prendere le armi per soccorrere suo marito. Si riunì così un altro centinaio di combattenti, freschi e desiderosi di mostrare il loro valore. Agitavano lance e bastoni e gridavano in coro: "Maestà, veniamo di rinforzo per ordine della signora!"

     "Venite al momento giusto, benvenuti" rispose il re toro soddisfatto.
     I mostri si lanciarono all'attacco tutti insieme: Porcellino, sommerso dalla folla, dovette fuggire trascinando il suo rastrello; il grande santo si sottrasse all'accerchiamento con una capriola nelle nuvole; le milizie infernali si dispersero. Il toro vittorioso riunì i suoi mostri e rientrò nella grotta, di cui fece chiudere e barricare accuratamente le porte.
     Scimmiotto imprecava: "Che pellaccia, questo bel tomo! Ci picchiamo da ieri pomeriggio: abbiamo incominciato verso le quattro e abbiamo continuato per tutta la notte. Eppure non sembra molto provato. E non avevamo proprio bisogno di trovarci fra i piedi i suoi mostriciattoli. Ora che si sono messi tutti al sicuro, bisogna decidere il da farsi."


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