Scimmiotto li acchiappò entrambi con una sola mano e li portò di peso al decimo piano. "Maestro, ecco qua i ladri di tesori" annunciò. Tripitaka, che si era addormentato, si svegliò di soprassalto e accolse con gioia la notizia: "Dove li hai presi?"
"Si divertivano a bere e giocare alla morra in cima alla pagoda" spiegò Scimmiotto, spingendosi davanti i mostri inginocchiati. "Ho sentito rumore e ho catturato questi uccellini senza colpo ferire. Sono stato gentile e attento a non rompergli il capino, solo perché non volevo rinunciare a divertirmi ascoltando la loro storia. Maestro, potete fargli l'interrogatorio, identificarli e scoprire dove si trova la refurtiva."
I mostri non facevano che tremare e ripetere: "Pietà, risparmiateci!"
Poi vennero le confessioni: "Ci ha mandati qui a ispezionare la pagoda il re drago Ognissanti, del Lago dei Flutti Verdi sul Monte delle Rocce Caotiche. Il mio compagno si chiama Benborba e io Baborben: lui è un pesce siluro, io un pesce nero. Il nostro drago Ognissanti ha una figlia, che anche lei si chiama Ognissanti ed è più bella della luna, colma di ogni talento. L'ha sposata il principe consorte Nove Teste, che dispone di immensi poteri magici. Qualche anno fa è venuto da queste parti in compagnia del re drago, e ha dato saggio dei suoi poteri facendo cadere una pioggia di sangue. Il sangue ha contaminato lo stupa e ha reso possibile di rubare le reliquie. Poi la principessa si è introdotta nel Cielo della Grande Rete e, davanti alla Sala delle Nuvole Misteriose, ha rubato l'angelica a nove foglie della Regina Madre d'Occidente. Il nostro compito è di custodire queste cose in fondo al lago, dove mandano una luce meravigliosa. In questi giorni si è sentito dire che doveva passare di qui un certo Scimmiotto Consapevole del Vuoto, in cerca di scritture nell'Ovest; questo tizio dispone di immensi poteri magici e, strada facendo, si dedica a raddrizzar torti. Ci mandano spesso qui di pattuglia, per intercettarlo e dare l'allarme, nel caso che arrivasse davvero."
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