"Non abbiamo impegni" rispose sorridendo Erlang. "Ritorniamo semplicemente da una partita di caccia. Mi fa piacere che ti rivolga a noi e non abbia dimenticato la nostra vecchia amicizia. Quando l'obiettivo è di catturare mostri, non mi tiro certo indietro. Di chi si tratta?"
"Gente che conosci: questo è il Monte delle Rocce Caotiche; ai suoi piedi si trova il Lago dei Flutti Verdi, in cui risiede il drago Ognissanti."
"Non mi pare che sia nel carattere del vecchio drago di dar noia alla gente" replicò Erlang sorpreso. "Vuoi dire che adesso va in giro a rubare tesori nei conventi?"
"Si è reso complice del genero, la Bestia con Nove Teste" precisò Scimmiotto. "Hanno provocato una pioggia di sangue a Jisai, per contaminare la pagoda del Monastero del Lampo d'Oro e rubarne le preziose reliquie. Il re del posto non ha capito niente, e se l'è presa con i monaci. Il mio maestro, che è un'anima misericordiosa, ha passato la notte a spazzare lo stupa, e mi ha dato l'occasione di catturare un paio di spioni che ci hanno raccontato tutto. Il re ci ha incaricato di arrestare i colpevoli. Nel primo scontro Nove Teste è riuscito a catturare Porcellino; nel secondo ho ammazzato il vecchio drago. Ora si sono chiusi in casa tutti quanti, e noi stavamo discutendo sul modo per farli uscire. Non sarà tanto facile; perciò mi sono permesso di disturbarti."
"Poiché già avete eliminato il vecchio drago, è il momento giusto per portare l'azione fino in fondo."
"Sì, certo" fece Porcellino; "ma ormai si fa tardi."
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