"Va be', non inseguiamolo" disse Erlang. "Però se sopravvive finirà per fare altri danni." In effetti ancor oggi esiste una bestia del malaugurio, che sanguina sempre e possiede nove teste(46).
Scimmiotto e Porcellino inscenarono l'inseguimento nelle acque del lago. Quando il primo giunse nel palazzo, la principessa Ognissanti gli chiese: "Che accade?"
"Il porco ha vinto e mi insegue! Non possiamo resistere qui dentro. Dammi il tesoro, che lo nasconda in un posto più sicuro."
Tanto grandi erano il pericolo e l'urgenza, che la principessa non ebbe il tempo di pensarci su. Corse a prendere un cofano dorato e lo consegnò al supposto marito: "Questo è il tesoro dei buddisti." Vi aggiunse una scatola di giada bianca: "Tieni anche la mia angelica magica. Io vado a impegnare il porco in battaglia per trattenerlo, mentre tu nascondi tutto quanto. Quando avrai fatto, mi verrai ad aiutare."
Il Novizio afferrò gli oggetti, si passò una mano sul volto e le chiese: "Che ne dici, continuo a sembrarti tuo marito?"
La principessa, infuriata, si slanciò per riprendergli le sue cose; ma Porcellino, sopraggiunto alle sue spalle, l'abbatté con un colpo di rastrello.
A questo punto non restava che madama drago. Mentre cercava di fuggire, Porcellino la raggiunse e stava per colpirla, quando Scimmiotto gridò: "Ferma! Sarà meglio che riportiamo con noi un testimone."
Perciò ritornarono sulla riva con la preda e con la prigioniera e annunciarono a Erlang: "Grazie al vostro possente aiuto, abbiamo ripulito il paese dai briganti e ricuperato la refurtiva."
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