Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     I portinai corsero ad annunciarlo, e il diavolo chiese: "Quanta gente si porta dietro, questa volta?"
     "È solo."
     Il diavolo scoppiò a ridere: "Quel macaco non sa più a che santo votarsi. Sarà la volta buona che ci sbarazziamo di lui."
     E uscì con la sua attrezzatura ad apostrofarlo: "Consapevole del Vuoto, questa volta non riuscirai nemmeno a batterti."
     "E perché no?" chiese Scimmiotto.
     "Perché sei rimasto senza risorse; ti metterò nel sacco e nessuno verrà ad aiutarti. Non sentiremo più parlare di te."
     "Grazie tante. Staremo a vedere. E intanto, in guardia!"
     Il diavolo vide che maneggiava la sbarra con una mano sola e lo prese in giro: "Che cosa credi di fare, con una mano sola?"
     "Ragazzo mio, usare due mani con te sarebbe uno spreco. Se non fosse per quel sacchetto che tieni nascosto, anche se tu avessi quattro o cinque mani, a me ne basterebbe una sola per metterti a posto."

     "Va bene, non userò il sacchetto. Questa volta facciamo sul serio, e vediamo chi è più forte."
     Quando brandì il bastone a denti di lupo e si fece avanti, Scimmiotto aprì la mano sinistra davanti ai suoi occhi. Poi si accontentò di qualche finta, e gli volse le spalle fuggendo. Il diavolo, sotto l'effetto della magica parola Proibito, non avvertì alcuna diffidenza e gli corse dietro.
     Quando giunsero al campo di meloni, il Novizio ci si catapultò dentro e si trasformò in un grosso melone maturo, dal dolce profumo. Il diavolo scrutava tutto intorno e non riusciva a scoprirlo. Quando vide i meloni, si incamminò verso la capanna e chiamò: "Di chi sono questi meloni?"


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