Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Che cosa blateri, bestia? Non l'ho mai sentita, l'asta invisibile."
     "Vedi anche tu che si serve soltanto delle punte delle lance. Le aste dove le ha nascoste?"
     "Magari sarà l'asta invisibile" concesse Scimmiotto. "Questa creatura non sa dire una parola. Penso che non sappia ancora prendere forma umana e sia dominata dagli umori infernali. Ho paura che, quando si leverà il sole e prevarrà l'influsso dello yang, correrà a nascondersi. Non dobbiamo farcela scappare."
     "Hai ragione" approvò Porcellino.
     Ripresero ad attaccare e continuarono per un pezzo, finché il cielo si rischiarò: a quel punto la creatura volse le spalle e fuggì. Scimmiotto e Porcellino si gettarono all'inseguimento, ma ben presto uno spaventoso fetore di corruzione li trattenne: era il Sentiero dei Cachi Marci.

     "Chi è venuto qui a svuotare le sue latrine?" brontolò Porcellino. "C'è un puzzo insopportabile!"
     "Bada al mostro! Sbrigati!" gridò Scimmiotto turandosi il naso.
     La creatura stava scivolando sull'altro versante della montagna e riprendeva la sua vera forma: si trattava di un gigantesco pitone a scaglie rosse. Guardate:

     Brillan negli occhi le stelle dell'alba,
     Dalla bocca la bruma del mattino
     Esce a gran fiotti, tra le file aguzze
     Dei suoi denti d'acciaio. Grandi artigli
     Incurvati e taglienti. Sopra il capo
     Reca uno strano corno, come fosse
     D'agata risplendente. Il lungo corpo
     È maculato dalle scaglie rosse.
     Quando lo vedi acciambellato al suolo
     Ti sembra una coperta di broccato;
     Quando vola nel cielo, arcobaleno.
     Si riposa in quel lezzo insopportabile,


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