Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "È cinabro d'oro nero in pillole."
     "Lo credo che quell'oro è nero!" sghignazzava di nascosto Porcellino. "Con tutta la fuliggine che ho raspato dalla pignatta!"
     "Quali sono le prescrizioni per l'assunzione delle pillole?"
     "Possono essere accompagnate in due modi. Uno richiede sei diversi ingredienti."
     "Quali sono?"
     "Vediamo: peto di corvo in volo, piscia di carpa nel torrente in piena, cipria dal viso della Regina Madre d'Occidente, fuliggine del forno di Laozi, un frammento della berretta da notte dell'Imperatore di Giada e, per finire, cinque peli dai baffi di un drago nei guai. Accompagnata in questo modo, la medicina guarirà immediatamente il vostro re."
     "Ahimè, sono ingredienti irreperibili in questo basso mondo. Possiamo conoscere l'altro modo?"

     "L'altro modo consiste nell'ingoiare le pillole con l'aiuto di acqua senza origine."
     Gli inviati risero: "Questo è decisamente più facile."
     "Perché dite che è facile?"
     "Basterà attingere acqua al pozzo o al fiume."
     "Certo no: quell'acqua avrebbe origine dal pozzo o dal fiume. Dev'essere invece acqua del cielo, che non abbia toccato terra."
     "Non è difficile nemmeno così: aspetteremo la pioggia e raccoglieremo acqua piovana."
     Quando le pillole furono portate al sovrano ed egli fu informato, fece trasmettere ai maghi di corte dal ciambellano di servizio l'ordine di provocare la pioggia.
     Intanto nell'albergo Scimmiotto diceva ai condiscepoli: "Mi sono fatto prendere la mano. La pioggia potrebbe farsi aspettare chissà quanto. Se vogliamo sbrigarci, sarà meglio aiutare questa gente."


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