Il re si rivolse ai suoi: "Che sapore hanno queste capsule? Qual'è la loro virtù medicinale?"
I medici del collegio reale risposero: "Maestà:
È un frutto amaro e freddo; non è tossico.
Molto efficace contro flegma ed asma.
Libera umori e scioglie concrezioni,
Dà sollievo alla tosse e mette in forze."
Il re sorrise: "Sissignore, proprio quello di cui avevo bisogno. Ancora una coppa, reverendo Porcellino." Questi, senza commento, ne bevve anche una terza. Poi fu la volta di Sabbioso, e infine tutti furono invitati a sedere.
Dopo che ebbero lungamente banchettato, il re fece riempire nuovamente un grande nappo e lo porse a Scimmiotto.
"Non vi disturbate, maestà. Vi prometto di fare la mia parte a ogni giro di bicchieri, e di non dire mai di no."
"Ho verso di voi un debito più grande di una montagna, divino monaco. Non vi ringrazierò mai abbastanza. Questa malinconia di cui soffrivo da anni, voi l'avete dissipata con un solo intervento."
"Mi sono reso conto" rispose Scimmiotto, "che i disturbi di vostra maestà erano dovuti alla malinconia; ma ancora non so che cosa vi angosciasse."
"Dicevano gli antichi: i panni sporchi si lavano in famiglia. Ma al nostro benefattore posso raccontare di che cosa si trattava, a patto che non ne rida."
"Non mi permetterei mai. Raccontate, sono curioso."
"Voi che avete attraversato tanti paesi ne avrete apprese le usanze, e saprete che di solito le regine portano dei nomi particolari."
"Certo. Di solito si chiamano: Palazzo Principale, Palazzo dell'Est e Palazzo dell'Ovest."
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