Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 1329
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Il bravo Scimmiotto grugnì soddisfatto e corse al Padiglione degli Scorticati: "Maestà, la dama Santo Palazzo chiede di vedervi."
     "Come mai oggi mi cerca, mentre di solito mi scaccia a male parole?" si meravigliò il re diavolo.
     "È semplice. Le ho raccontato che a Viola Porpora il re non vuole più saperne di lei, e si è preso varie nuove mogli. A questo punto le è venuto in mente di rivolgersi a voi."
     "Furbacchione, devo dire che sai renderti utile" esclamò contento il re diavolo. "Quando avrò conquistato il regno, ti nominerò gran ciambellano."
     Scimmiotto ringraziò e lo seguì al palazzo della regina. La dama fece al diavolo lieta accoglienza e volle prenderlo per mano, ma lui esitò con manifesto imbarazzo: "Signora, non oso. Non so come ringraziarvi dei vostri segni di affetto, ma c'è qualcosa... Insomma, ricordo ancora con terrore il male che sentii alla mano l'unica volta che mi permisi di toccarvi."

     "Prego vostra maestà di sedersi e di mettersi comodo. Parliamone, spiegherò tutto. Sono già trascorsi tre anni da quando vostra maestà mi ha fatto l'onore di scegliermi, ed è vero, da allora non abbiamo ancora condiviso il nostro letto. Il fatto è che solo ora mi appare chiaro che il destino, stabilito dalle nostre vite precedenti, vuole che siamo marito e moglie. Da parte mia sono pronta ad adeguarmici; ma non credevo che, a questo punto, poteste essere voi a tirarvi indietro. Non devo più essere un'estranea per voi; fra noi ci deve essere confidenza e intimità. Quand'ero regina di Viola Porpora, ogni tributo che venisse portato da paesi stranieri veniva esaminato dal re e poi affidato a me, che provvedevo alla sua custodia. Certo qui non ci sono oggetti di lusso; i vostri si vestono da selvaggi e si nutrono di sangue; non usate sete o perle, sui pavimenti e sulle pareti non si vedono che pelli di selvaggina. Ma infine qualcosa di prezioso lo avrete, qualche tesoro che non mi avete mostrato perché fra noi non c'era confidenza. Per esempio ho sentito parlare di certi sonagli che suppongo abbiano qualche valore, visto che li portate sempre con voi. Dateli a me: saranno custoditi con cura, e li avrete a disposizione ogni volta che vorrete. Marito e moglie fanno così. Altrimenti che cosa sarei per voi? Un'estranea?"


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]