Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     CAPITOLO 74
     SCIMMIOTTO INCONTRA GLI SFONDAVENTO

     OVE LUNGA VITA DÀ NOTIZIA DELLA FEROCIA DEI MARESCIALLI DIAVOLI, E SCIMMIOTTO FORNISCE NUOVE DIMOSTRAZIONI DELLA SUA ABILITÀ NELL'ARTE DI TRASFORMARSI.


     Nascono le emozioni e i desideri
     Dalla stessa sorgente, e insieme dominano.
     L'insegnamento in ogni monastero
     È il meditar per rendersene liberi.
     Fermi e perseveranti occorre essere,
     Brillare senza un solo gran di polvere,
     Come la luna immacolata in cielo.
     Progresso senza errore: al compimento
     Ti sveglierai nell'immortalità.

     Si è narrato come in quella occasione Tripitaka e i suoi discepoli riuscirono a evadere dalla trappola dei desideri e dal carcere delle passioni. Il loro viaggio sulla via dell'Occidente proseguì a briglia sciolta; l'estate giunse alla fine e venne l'autunno. I viaggiatori godevano della rinnovata freschezza dell'aria.


     I piovaschi han disperso la calura
     Battendo sulle foglie di sterculia.
     Le lucciole ti guidano la sera
     Lungo il sentiero dove canta il grillo.
     Si specchia il girasole nelle gocce
     Di rugiada che coprono il poligono.
     I primi ad appassire sono i salici
     E i giunchi, mentre l'ultima cicala
     Frinisce stancamente al sole tiepido.

     Avanzavano verso una catena montuosa alta da toccare il cielo. Il reverendo, preoccupato, si rivolse a Consapevole del Vuoto: "Che alte montagne! Chissà se vi sarà una strada per attraversarle."
     "Che cosa dite mai, maestro!" rispose Scimmiotto ridendo. "La montagna più alta ha il suo cammino, e l'onda più profonda il suo traghetto: si è sempre detto così. Non esistono ostacoli invalicabili: camminate senza paura."


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