"D'accordo" rispose Scimmiotto riflettendo. "Sabbioso potrebbe restare a difendervi, mentre Porcellino viene con me."
"Non ci penso nemmeno, fratello" gridò allarmato il bestione. "Non vedi che balordo sono? Faccio fatica a fendere l'aria quando cammino: non ti servirei a niente."
"Non sei certo una meraviglia, ma fai numero anche tu" replicò Scimmiotto. "Come si dice: anche un peto fa il suo vento. Se non altro mi potrai incoraggiare."
"Vengo, ma tu non mi piantare in asso; e soprattutto non mi giocare brutti scherzi quando la situazione diventa critica."
"Va, Porcellino, e fa attenzione" esortò Tripitaka. "Sabbioso resterà qui con me."
Il bestione raccolse tutto il suo coraggio e partì con Scimmiotto. In un turbine di vento fecero presto a raggiungere l'ingresso della grotta: le porte erano sprangate e il sito deserto.
Il Novizio si fece avanti con la sbarra in mano e gridò con voce terrifica: "Aprite, mostri! Venite a battervi con il vecchio Scimmiotto!"
Quando lo seppero, i tre diavoli restarono a lungo silenziosi e incerti. "Chi di noi lo va ad affrontare?" domandò il primo diavolo. Ma i suoi colleghi sembravano diventati sordomuti. Infine il primo diavolo perse la pazienza: "Che figura ci facciamo? Se ci lasciamo trattare così senza muovere un dito, abbiamo chiuso con gli affari, sulla strada maestra dell'Occidente. Getterò sulla bilancia la mia vita di vecchio. Se riesco a batterlo in tre scontri, ci mangeremo il monaco cinese. Se invece resto soccombente, voi serrate le porte e lasciateli andare per la loro strada."
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