Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "In altre parole" commentò Scimmiotto ridendo, "sareste nipote di quel mostro da parte di madre."
     "In un certo senso. Per sottometterlo, bisogna che venga di persona."
     Scimmiotto si prosternò: "Riponiamo tutte le nostre speranze nel vostro prezioso avatara."
     Il Beato discese dal trono e uscì dal monastero seguito dalla folla dei buddha. Ânanda e Kâsyapa vennero loro incontro conducendo Wenshu e Puxian, che salutarono il Buddha.
     "Da quanto tempo le vostre bestie sono scese dalla montagna?"
     "Da sette giorni."
     "Sulla terra sono sette anni: mi chiedo quante creature avranno distrutto nel frattempo. Dobbiamo andare subito a ricuperarle."
     La comitiva volò nello spazio con il Buddha alla testa, affiancato dai due pusa. Guardate:

     Il cielo si ricopre di nuvole di fede:

     Porta la Legge il Buddha, espone le ragioni
     Della procreazione e narra della terra
     Ogni trasformazione. I suoi arhat lo proteggono
     E cinquemila dèi, con Ânanda e Kâsyapa,
     Intorno lo accompagnano; ad abbattere diavoli
     Si va apprestando, insieme a quei due grandi pusa.

     Il grande santo gongolava: che forza, che entratura nei centri del potere! Quella spedizione di soccorso era la più prestigiosa che fosse mai riuscito a mettere insieme. Fate di meglio, se siete capaci!
     Presto giunsero in vista delle mura della città. "Guardate, Beato!" annunciò Scimmiotto. "Là dove si vedono salire quei neri miasmi è la città di Cammello Leone."
     "Scendi giù a sfidare i mostri. Non cercare di vincere: devi perdere e fuggire in alto. Quando lo farai, noi interverremo."


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