"Siete diventate matte, brutte bestie? Vi faremo pentire noi!" gridarono Wenshu e Puxian. Recitarono una formula, e i primi due diavoli lasciarono cadere le armi, si rovesciarono a terra e ripresero, con la coda fra le gambe, la loro forma originale. I due pusa collocarono i loro troni di loto, rispettivamente, sul dorso del leone azzurro e dell'elefante bianco, e vi sedettero comodi.
Ma il terzo diavolo non si arrendeva. Lasciò cadere l'alabarda e in forma di rapace protese i taglienti artigli per ghermire Scimmiotto, dovunque si trovasse: non era facile localizzarlo, nascosto com'era nell'aureola del Buddha. Quest'ultimo comprese le sue intenzioni e diede al proprio capo, che già aveva portato un nido di gazza(61), l'apparenza di un quarto di bue sanguinante. Il mostro non poté resistere alla tentazione e si avventò per impadronirsene; ma quando fu alto sopra il Buddha, questi puntò il dito e lo immobilizzò, facendogli riprendere la sua forma originale di gigantesco roc dalle ali dorate. Aprì il becco e si lagnò: "Perché sprecate la suprema potenza della Legge per immobilizzare me?"
"Tu hai qui commesso ogni specie di misfatti. Se vuoi redimerti e acquistar meriti, seguimi!"
"In casa vostra si mangia di magro e si vive da poveracci, mentre qui ho a disposizione tutta la carne umana che voglio. Se mi farete morire di fame, ne sarete responsabile."
"Nei quattro continenti i miei fedeli sono innumerevoli: raccomanderò a tutti quelli che offrono sacrifici di incominciare provvedendo al tuo appetito."
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