"Chi sono, le donne tremende?" chiese Scimmiotto.
"Due creature che attingono acqua da un pozzo, in fondo alla valletta. Le ho salutate e loro, per tutta risposta, mi hanno preso a legnate."
"Come le hai salutate?"
"Ho chiesto: vampire, come state?"
"Allora hai avuto quello che meritavi."
"Grazie tante della solidarietà."
"Dolce e flessibile, guadagni il mondo; finché stai rigido, tu giri in tondo. Dopo tutto, loro sono gente del posto, e noi soltanto dei forestieri. Irrompi in casa loro e gli dài del vampiro: come vuoi che ti rispondano? Per meritare nome d'uomo, colloca sopra ogni cosa i riti e la musica."
"Non ci avevo pensato."
"Tu che hai fatto tante esperienze in vita tua, da quando mangiavi i passanti sulle montagne, saprai che ci sono due tipi di legno."
"Quali tipi?"
"Il pioppo e il sandalo. Il pioppo è tenero ed è facile da scolpire. Gli artigiani ne fanno statue del Buddha, coperte di colori, di dorature e di gioielli; quando sono esposte al pubblico, diecine di migliaia di persone vengono a riverirle e a bruciare incenso. Così il pioppo è un legno benedetto. Il sandalo invece è duro: ma non serve ad altro che a farne ruote di frantoio. A questo scopo lo si cerchia di ferro, calzando ogni cerchio a suon di martellate. Lo si picchia appunto perché è duro."
"Fratello, perché non me l'hai detto prima? Mi sarei risparmiato le legnate."
"Adesso che lo sai, torna da loro e interrogale per bene."
"Mi riconosceranno."
"Basterà che tu cambi aspetto."
"Va bene, ma ho bisogno di prepararmi. Come devo fare le domande?"
|