Luce e calore le piacciono tanto da tenerla in perenne movimento. Batte le ali nella luce di lampade e candele; a volte le spegne, a volte si brucia.
Nell'erba che fermenta può trasformarsi in fuoco fatuo.
Ornata di porpora, dalle ali profumate, ama la quiete della profonda notte, e se ne va a caccia di lucciole.
Svolazzava attraverso i tre mercati e le sei strade, all'altezza delle gronde di tetti e tettoie, quando notò certe case con l'uscio illuminato da una lanterna. "Forse festeggeranno capodanno, con quella luminaria."
La lanterna della porta di mezzo illuminava la scritta:
AL RIPOSO DEL MERCANTE DI PASSAGGIO
E sotto:
Locanda di Wang il giovane
Dalle finestre si vedevano viaggiatori che, finita la cena, si toglievano i turbanti, si spogliavano, facevano le abluzioni serali e si apprestavano a coricarsi.
"Ho trovato il modo di far passare il maestro" si disse Scimmiotto. Gli era venuta l'idea furfantesca di derubare gli ospiti dell'albergo, quando si fossero addormentati, per travestire i suoi compagni con i loro abiti. Ma non avrebbe combinato che guai.
Il locandiere venne a raccomandare ai viaggiatori di vigilare sulle loro cose: "Vi prego di badare ad abiti e bagagli; sapete, questo è un porto di mare, viene gente d'ogni risma."
Quelli erano viaggiatori esperti, e gli risposero: "Caro locandiere, avete ragione. Noi siamo stanchi della giornata di viaggio e avremo il sonno duro. Prendeteli in custodia voi; ce li renderete domattina, al momento della partenza."
Wang il giovane raccolse gli oggetti nella propria stanza, dove Scimmiotto lo seguì.
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