"Veramente" rispose Scimmiotto, "il proverbio dice: vende il mercante tre sorte di cose, ma dorme sempre su un letto di rose. Perché voi, invece, praticate tre tariffe diverse ai vostri ospiti mercanti? Spiegateci quali sono le differenze."
"Sono previsti i servizi di classe superiore, media e inferiore. La prima classe comprende un festino con cinque piatti e cinque tipi di frutta, una pagoda di zucchero, tavoli riservati e belle ragazze, che canteranno per voi mentre mangiate e vi terranno compagnia a letto. Costa mezzo tael a testa, camera compresa."
"Mica male" commentò ridendo Scimmiotto. "Dalle nostre parti, mezzo tael non basterebbe per pagare le ragazze."
"Seconda classe: tavola comune, frutta fresca, vino tiepido. Per divertirsi si può, per esempio, giocare alla morra; non sono previste ragazze. Due decimi di tael a testa."
"È ancora più conveniente. E la terza classe?"
"Mi sento imbarazzata a parlarne a nobili ospiti."
"Dite, dite. Dobbiamo pur scegliere con cognizione di causa."
"In terza classe non è previsto servizio. Il riso sta nella marmitta; quando si è mangiato abbastanza, si può cercare un po' di paglia e un angolo dove stenderla per dormire. Costa pochi soldi."
"Che bellezza!" concluse Porcellino. "Se la marmitta è grande abbastanza per saziare la fame, sono disposto a dormire anche sul carbone destinato al forno, e non mi serve altro."
"Ma cosa dici, fratellino!" lo contraddisse Scimmiotto. "I nostri guadagni ci consentono qualcosa di meglio. Va bene la prima classe."
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