Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     La donna, tutta contenta corse in cucina: "Servite del tè, il migliore. Tirate il collo a oche e polli; lessate carne sotto sale per accompagnare il riso. Abbattete un maiale e un montone; quello che non si consuma stasera, si finirà domani. Scegliete il vino, di quello buono. Portate riso bianco e farina bianca per le focacce."
     Tripitaka, che dal piano di sopra la sentiva strillare, si rivolse inquieto a Scimmiotto: "Come facciamo? Quella donna fa ammazzare tutte le bestie del cortile. Se ce le servono, come potremmo toccarle, noi che abbiamo fatto voto perpetuo di mangiare di magro?"
     "Mi viene un'idea" rispose Scimmiotto. "Signora Zhao, venite su un momento" gridò pestando un piede sul pavimento.
     "Agli ordini, signor Scimmiotti" rispose lei correndo su per le scale.

     "Per questa sera non preparate carne, mangeremo di magro."
     "È per un voto perpetuo o mensile?" domandò la vedova stupita.
     "Né una cosa, né l'altra. Osserviamo il digiuno del giorno genshen, che sta per finire. Dopo la mezzanotte sarà il giorno xinyou, e il digiuno cesserà. Le bestie ammazzatele domani; per questa sera vogliamo una cena di magro. State tranquilla che il prezzo resterà quello della prima classe."
     Ancor più contenta, la donna corse dabbasso a cambiare le disposizioni: "Fermi tutti, al tempo! Non ammazzate bestie. Invece prendete orecchiette, germogli di bambù di Min, formaggio di soia e glutine di grano. Mettete al fuoco verdure del giardino per la zuppa di vermicelli e cuocete timballi di pasta al vapore; lessate il riso e mettete in infusione il tè aromatico."


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