Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     E infatti, con stanghe e funi, sollevarono a fatica il grande oggetto e se lo portarono via, piegati sotto il peso.
     Gli scossoni svegliarono Porcellino: "Dormi, fratello, smettila di scuotere!"
     "Chi si muove?" reagì il Novizio.
     Tripitaka e Sabbioso si svegliarono anche loro ed esclamarono spaventati: "Qualcuno ci sta portando via!"
     "Zitti! non fate rumore" intimò il Novizio. "Lasciate che ci portino; ci risparmieremo la fatica di camminare."
     Ma i briganti non avevano nessuna intenzione di viaggiare verso l'Ovest; anzi, attraversarono il quartiere orientale della città, attaccarono le guardie di servizio alla porta est e forzarono le serrature. Fu dato l'allarme, accorsero il servizio di vigilanza del quartiere orientale e il comandante in capo della guarnigione urbana. Arcieri a cavallo partirono all'inseguimento e i briganti, non osando far fronte a truppe regolari, mollarono la cassa, abbandonarono il cavallo bianco e si sparpagliarono in fuga nei campi. Le truppe non riuscirono a catturare nessuno, ma fecero ugualmente un ritorno trionfale, con cassa e cavallo a guisa di trofei. Anche alla luce delle torce il comandante poteva apprezzare la bellezza dell'animale:


     Criniera di fili d'argento, coda di pendenti di giada. Non mi parlate degli otto destrieri e corsieri: questo eclisserebbe persino il grande Sushuang. Solo le ossa si potrebbero vendere per mille pezzi d'oro. Sa galoppare più veloce del vento per diecimila leghe, sa arrampicarsi sulla montagna, incontro alle nuvole azzurre, nitrendo alla luna e mimetizzandosi nella neve. È un vero drago dei mari, unicorno di giada che rallegra il cuore a vederlo.


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