Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Mostrateci l'appello" propose Scimmiotto.
     "Eccolo qua. Stavamo pulendo il muro sotto il portico, dove dobbiamo incollarlo."
     "Fateci dare un'occhiata."
     Le guardie srotolarono il foglio, in cui si leggeva:

     Con il presente appello il governatore Direttore del Governatorato di Fengxian, del grande paese dell'India, invita ogni maestro illuminato a celebrare una grande cerimonia di implorazione della pioggia in conformità della Legge del Buddha.
     Ciò considerando che, nonostante la grande estensione del territorio del governatorato e le risorse del governo e della popolazione, una siccità che perdura da molti anni ha ridotto all'abbandono le coltivazioni private, rende incolti i terreni dell'esercito, prosciuga fiumi e canali, dissecca i pozzi ed esaurisce le sorgenti. I ricchi sono ridotti alla pura sussistenza, i poveri muoiono di fame. Lo staio di grano costa cento pezzi d'oro, la fascina di legna cinque once d'argento. Una bambina di dieci anni si scambia per tre pinte di riso, i figli maschi vengono abbandonati a chi li voglia. Nella città il timore della legge ancora incita gli infelici a pignorare le proprie cose pur di conservarsi in vita; ma nelle campagne non si contano i saccheggi e gli episodi di antropofagia che turbano l'ordine pubblico.

     Il presente appello viene promulgato nella speranza che i saggi d'ogni dove verranno a invocare la pioggia salvatrice. Tale servizio meriterà grandi ricompense. Noi offriamo mille pezzi d'oro e la nostra riconoscenza; e questa non sarà vana promessa per chi ascolti il nostro appello.


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