Si udì annunciare: "Arriva il governatore!" La folla si aprì. Quando il governatore vide il monaco cinese si prosternò in mezzo alla strada, senza far caso a quanto erano brutti i suoi discepoli.
"Il mio nome è Direttore; sono l'umile ufficiale che esercita la funzione di governatore a Fengxian. Reverendo, ho appena bruciato incenso e fatto il bagno rituale per venirvi a implorare di salvare la popolazione con le vostre preghiere. Spero che, nella vostra grande compassione, ci saprete soccorrere con i vostri divini meriti."
Tripitaka rese il saluto e rispose: "Questo non è il posto più adatto per discutere. Potremmo recarci in un tempio o in un monastero?"
"Seguitemi nel mio umile yamen, maestro; è un luogo puro e pulito."
I pellegrini lo seguirono con cavallo e bagagli. Giunti alla residenza si fecero le presentazioni, e il governatore fece servire il tè e un pasto di magro. Porcellino aveva una fame da tigre digiuna. I servitori ne furono terrorizzati; andavano e venivano svelti come una lanterna girevole, per riempire continuamente ciotole di zuppa e piatti di riso che si vuotavano in un baleno. Faticarono per un bel pezzo, finché la fame si quietò. Alla fine Tripitaka porse i suoi ringraziamenti e chiese: "Vostra grandezza, da quanto tempo dura la siccità?"
"Il governatorato che comando
Appartiene al paese delle Indie.
Sono tre anni interi che non piove.
Non cresce nulla, i granai sono vuoti.
Per tutti, grandi e piccoli, gli affari
Vanno a rovescio. Nove focolari
Su dieci son ridotti senza mezzi.
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