"Lascia perdere; facciamolo entrare" intervenne Xu Jingyang.
Tutti insieme lo introdussero nella Sala delle Nuvole Misteriose e annunciarono: "Vostra maestà, c'è qui Scimmiotto Consapevole del Vuoto, che si è trovato a passare dal governatorato indiano di Fengxian. È venuto a sollecitare un decreto di pioggia per quel paese."
"Dunque sarebbe per quel tale Direttore" rispose l'imperatore. "Ricordo benissimo: tre anni fa, il 25 della dodicesima luna, facevamo un giro d'ispezione nei diecimila cieli e nei tre mondi. Mentre passavamo dal suo paese, fummo testimoni della malvagità di quell'uomo: gettava ai cani le offerte dedicate al Cielo e bestemmiava in modo tremendo. Fu allora che feci allestire quelle tre cose nella Sala dei Profumi Avvolgenti. Fatele vedere a Consapevole del Vuoto: se vuole il decreto, quelle cose devono essere distrutte. Altrimenti faccia il piacere di occuparsi dei fatti suoi."
Scimmiotto fu accompagnato nella Sala dei Profumi, dove vide un monte di riso alto una diecina di tese e uno di farina alto venti tese. Un galletto non più grosso di un pugno becchettava il riso; un cagnolino giallo leccava la farina. Sulla sinistra, a un cavalletto di ferro, era appeso un catenaccio d'oro alto un piede e tre o quattro pollici, con la barra grossa come un dito; sotto il catenaccio ardeva una lampada, la cui fiamma lambiva la barra.
"Che cosa significa?" chiese Scimmiotto che continuava a non capirci niente.
I quattro precettori risposero: "Perché quel tizio che ha offeso il cielo riceva pioggia, il pollo dovrà beccare tutto il riso, il cagnolino leccare tutta la farina e la fiammella fondere la barra."
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