La gente se ne sta chiusa dentro casa, mentre l'acqua ruscella nei sei viali e nei tre mercati. I canali sono in piena da est a ovest, i meandri dei torrenti si congiungono da nord a sud. I germogli si gonfiano, gli alberi secchi riprendono vita. Nei campi fioriscono frumento e canapa; crescono i fagioli negli orti intorno ai villaggi.
I mercanti ritrovano la gioia del commercio, i contadini il gusto dell'aratura. Ora grano e miglio prosperano; il raccolto sarà abbondante.
Il popolo vive contento, se la pioggia cade al momento giusto. Mare liscio e fiumi limpidi sono pegno di pace universale.
Quando furono caduti tre piedi e quarantadue gocce di pioggia, le divinità riposero l'attrezzatura. Ma Scimmiotto gridò con voce tonante: "Divinità dei quattro dipartimenti, aspettate un momento con i vostri arnesi: vado a cercare il governatore perché vi presenti i suoi ringraziamenti. Dovreste aprire un varco in mezzo a tutte queste nuvole e farvi vedere di sotto. La gente, cari miei, crede a ciò che vede; solo se vi mostrate potete contare sulla loro vera fede e su un culto durevole e convinto."
Gli dèi si tennero a mezz'aria, mentre Scimmiotto ritornava a terra. Il governatore lo venne a ringraziare, inchinandosi a ogni passo.
"Non ringraziate me" disse Scimmiotto. "Ho trattenuto per voi le divinità dei quattro dipartimenti: fareste bene a convocare più gente per esprimere la vostra gratitudine. Quando vi avranno visto in faccia, ritorneranno più volentieri a farvi visita e recar pioggia."
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