Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 1632
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     "Discepoli" disse Tripitaka, "aspettatemi qui. Entro nella residenza per far vistare il passaporto, e poi ce ne andremo."
     "Dobbiamo restare qui in piedi?" domandò Porcellino.
     "Non hai visto l'insegna? 'Albergo per i visitatori'. Andate a sedervi là dentro" rispose Tripitaka. "Chiedete se si può acquistare foraggio per il cavallo. Nel caso che il principe ci invitasse a pranzo, ve lo farò sapere."
     "Maestro, non vi preoccupate" assicurò Scimmiotto. "Ci penso io."
     Sabbioso portò i bagagli dentro l'albergo. Erano tanto brutti che il personale di servizio non osò avvicinarsi, né tanto meno metterli alla porta. Perciò si sedettero dove vollero.
     Intanto il maestro si era presentato all'ufficiale di servizio, che inoltrò la sua richiesta di udienza; e il principe, che era effettivamente un saggio, lo ricevette subito. Tripitaka lo salutò tenendosi a rispettosa distanza, ma il principe lo fece salire accanto a sé e lo invitò a sedere. Quando Tripitaka gli presentò il passaporto, esaminò incuriosito i sigilli e le scritte di tanti strani paesi, e aggiunse la propria firma con evidente piacere. Poi ripiegò il documento, lo posò sul tavolo e chiese: "Reverendo, avete attraversato molte contrade. Che distanza c'è da qui al paese dei grandi Tang?"

     "Non saprei con precisione. La pusa Guanyin disse una volta che la mia meta era lontana cento ottomila li. Durante il viaggio l'inverno è ritornato quattordici volte."
     "Quattordici anni! Suppongo che il vostro cammino sarà stato ritardato da molti ostacoli."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]