Le aeree esibizioni dei tre condiscepoli erano smaglianti.
Non è certo comune la figura
Della meditazione. Vien riempito
Lo spazio dalle cause della Via.
Metallo e legno mostrano potenza,
Perfetta comprensione mostra Spatola.
Delle armi divine che maneggiano
Rivelano la grande perfezione.
Il vaso di cinabro è ovunque oggetto
Di adorazione. Per quanto sublime
Sia l'India, ha pur qualcosa da imparare:
I principi di Yuhua apprenderanno
Che cosa sia tenere il giusto mezzo.
I giovani principi, impressionati, si erano inginocchiati nella polvere. Lo spettacolo si vedeva da lontano: non solo il personale del padiglione, ma il principe stesso nella sua residenza e tutta la cittadinanza, uomini e donne, civili e militari, preti e laici, monaci e suore; non vi fu uno che non si prosternasse pronunciando il nome del Buddha, né focolare in cui non si ardesse incenso pronunciando preghiere.
Le apparenze rinviano a verità;
Ed è questo il motivo per cui i monaci
Salvan l'umanità. Ora è posto il frutto
Sul cammino del bodhi: quivi giunta
Ogni cosa si appaga meditando.
I tre condiscepoli, completata la dimostrazione dei loro talenti, abbassarono a terra le loro nuvole e riposero le armi. Resero poi omaggio a Tripitaka, giungendo le mani, lo ringraziarono e andarono a sedersi ai loro posti, dove per ora il racconto li lascerà.
I principini corsero dal padre in gran festa: "Incontriamo un'occasione fortunata fra mille! Avete visto lo spettacolo nel cielo?"
"Ho visto nubi iridate, manifestazioni di divinità, e ho bruciato incenso con vostra madre. Ma non so a quale presenza di dèi o di immortali fosse dovuta."
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