Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 1640
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Scimmiotto si mise a ridere: "Si vede, altezza, che non vi intendete di monaci come noi. In primo luogo, non chiediamo di meglio che di arruolare discepoli; e il nostro scopo è di volgerli al bene. In secondo luogo, non si parla di denaro."
     La risposta piacque al principe, che immantinente ordinò un grande festino di ringraziamento.

     Tappezzerie di seta, volute meraviglia quei croccanti al miele, d'incenso, tavole incrostate d'oro da abbagliare gli occhi. Le seggiole laccate sono ricoperte da cuscini di broccato ricamati. Il tè dall'aroma penetrante accompagna frutta appena colta, quattro piatti di pasticceria dolce e leggera, e due piatti di pani deliziosi. Che quegli anellini fritti nell'olio e glassati di zucchero!
     Dalle bottiglie di vino di riso si versa una bevanda superiore al nettare di giada. Il tè è quello divino di Yangxian: un aroma più squisito della cannella.


     Danze, canti e spettacoli diversi allietavano i convitati. Maestro e discepoli si godettero il restante corso della giornata con la famiglia principesca. Le mense furono tolte solo quando cadde la sera. Allora i pellegrini furono ospitati nel Padiglione dell'Essiccatoio della Garza; si offerse loro un bagno caldo profumato e si prepararono ricchi letti e cortine. Questo è il momento in cui

     Splendon le stelle. Il canto del poeta
     Si estingue in un bisbiglio sul guanciale.
     Crescono rigogliose nella notte
     Le erbacce sul sentiero. Regnerebbe
     Il silenzio, se a tratti non giungesse
     Rumore di pignatte dal cortile
     Del vicino. A quest'ora soffrirai


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]