fuso da Yu il Grande al tempo in cui il caos incominciava a separarsi. Egli fece questa sbarra per sondare mari, fiumi e laghi. Dopo che ebbe spaccato le montagne e drenato le acque, quando si stabilì la grande pace, la sbarra giacque dimenticata in fondo all'oceano orientale. Passavano gli anni, e la sbarra acquistò pian piano la capacità di emanare luce e di mutare le proprie dimensioni.
"Il destino ha voluto che finisse nelle mie mani. Posso renderla più piccola di un ago o alta fino al cielo. Si chiama 'A piacer vostro' oppure 'Cerchi d'oro', ed è un oggetto unico in terra come in cielo.
"Il suo peso sarebbe di tredicimila cinquecento libbre, ma può crescere o ridursi. Con essa ho messo sottosopra i palazzi del Cielo e forzato le porte dell'Inferno. Dovunque ha vinto tigri e draghi, e sottomesso mostri e lamie. Dèi e diavoli la temono: il sole impallidisce di spavento a vedersela puntare contro.
"Come vedete, non è ferro comune, ma viene dalla notte dei tempi."
I principini rinnovarono i segni di omaggio e di rispetto, e li pregarono di impartire i loro insegnamenti.
"Insegnamenti di che genere?" domandò Scimmiotto.
"Per ciascuna delle vostre armi, chi le adopera ci potrebbe insegnare come servirsene."
"Insegnare è facile" sorrise Scimmiotto, "ma per imparare occorre una forza adeguata; se manca, è come disegnare la tigre con i tratti del cane. Come dicevano gli antichi, insegnamento senza rigore: maestro inetto - sapere insufficiente: allievo incapace. Se proprio lo volete con tutto il cuore, prima bruciate incenso al Cielo e alla Terra. Poi vi trasmetterò un po' della forza divina che occorre per praticare questa specie di arti marziali."
|