Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 1645
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Ahimè! quelle armi fatate e luminescenti si sarebbero dovute tenere coperte per non attirare l'attenzione. Lasciate giorno e notte all'aperto, diffusero intorno mille raggi di luce e riversarono ogni specie d'influsso benefico. Ciò finì per attirare l'attenzione di una creatura malefica che abitava a una settantina di li dalla città, in una grotta detta Gola di Tigre, sulla Montagna del Leopardo. Nel cuore della notte notò l'inspiegabile luminosità, salì su una nuvola per veder meglio, e scoprì la fonte del fenomeno nella corte del palazzo.
     "Che tesori meravigliosi!" si disse il mostro ardendo di bramosia. "Chi li avrà messi là? È un'occasione da non perdere."
     Sollevò un gran vento, si impadronì delle tre armi e le portò nel suo rifugio. Come si dice:


     Nemmeno per un momento
     Tu puoi lasciare la Via.
     Ciò che lasci non è Via(72).
     Perdute le armi divine,
     Ascesi e meditazione
     Andran forse a farsi friggere?

     Se poi non sapete come si poteva fare a ricuperare quelle armi, leggete il seguito.

     CAPITOLO 89
     UNA COMBRICCOLA DI LEONI

     OVE LEON FULVO INVANO PREPARA IL BANCHETTO DEL RASTRELLO, PERCHÉ METALLO, LEGNO E TERRA DEVASTANO LA MONTAGNA DEL LEOPARDO.


     I fabbri, dopo il duro lavoro della giornata, dormivano della grossa. Quando all'alba ritornarono alla fucina, le tre armi erano scomparse. Atterriti le stavano cercando da tutte le parti, quando incapparono nei tre giovani principi che venivano a vedere come proseguiva il lavoro.
     "Padroncini" dissero i fabbri prosternandosi, "non troviamo più le armi dei tre divini maestri."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]