il suo figlio minore e discepolo Leon Fulvo
che cento volte si prosterna."
Dopo la lettura Scimmiotto restituì il cartoncino, e il messaggero lo rimise nella scatola e ripartì.
"Si firma Leon Fulvo e invita un certo santo primordiale della Nonupla Numinosità" informò Scimmiotto.
"Leon Fulvo sarà un leone di pelo giallo fattosi spirito, suppongo" disse Sabbioso. "Ma chi sarà questo tizio della Nonupla Numinosità?"
Porcellino si mise a ridere: "Una cosa è sicura: il leone è mio."
"Perché dovrebbe essere tuo?" domandò Scimmiotto.
"Per il detto degli antichi: La vecchia troia mette in fuga il grande leone."
Mentre chiacchieravano e ridevano, si spingevano avanti le bestie, e giunsero in breve all'ingresso della Grotta Gola di Tigre.
La cerchia smeraldina di montagne
Come una cinta senza varco alcuno.
Liane verdi sigillan le fessure,
Rovi violetti crescon sulle cenge.
Fra boschi pieni di canti d'uccelli,
Con l'ingresso fiorito, non la cede
Alla Fonte dei Peschi(73). Non è facile
Trovare eremitaggio più tranquillo.
Presso l'entrata, una banda di mostri di ogni età giocava e si divertiva sotto gli alberi in fiore. Andarono incontro ai compagni che sopraggiungevano, per legare le bestie e portarle al coperto. Il baccano che facevano richiamò l'attenzione del re, che uscì accompagnato da una diecina di paggi: "Eccovi qua! Quante bestie avete acquistato?"
"Otto maiali e sette montoni: quindici capi in tutto" rispose Scimmiotto. "I maiali costano sedici tael e i montoni nove. Noi avevamo solo venti tael; ne mancano cinque. Il venditore ci ha accompagnato per riscuotere la differenza del prezzo."
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