Il bravo Porcellino brandì il rastrello, e vennero alle prese. Nessuno dei due riusciva a prevalere, quando giunsero alla riscossa Leone Gibbone, che roteava un tribolo di ferro, e Leone delle Nevi, che maneggiava una sferza triangolare.
"Venite al momento giusto" gridò Porcellino; fece una gran parata orizzontale e si gettò contro tutti e tre.
Sabbioso si affrettò a impugnare il suo bastone per correre in suo aiuto. Quando Grifone, Ippogrifo, Mordi Elefante e Accoppa Donnole cercarono di intervenire, Scimmiotto li fronteggiò con la sbarra cerchiata d'oro. Grifone usava una mazza, Ippogrifo un martello di bronzo, Mordi Elefante una lancia d'acciaio e Accoppa Donnole un'ascia da guerra. Sette leoni contro tre bonzi, tutti quanti inferociti: che battaglia!
Con ascia e martello, con tribolo e mazza,
La lancia, la sferza e il gran raschiatoio,
Quei sette leoni accerchiano i monaci
Con grida di guerra e intenti omicidi.
Oppone Sabbioso il forte bastone,
La sbarra cerchiata è ovunque presente,
Abbaglia il rastrello ed è Porcellino
Portato da un vento di folle ferocia.
Si copre davanti e para alle spalle
Ciascuno, mostrando valore guerriero.
Le torri e le mura contese risuonano
Del cupo rullar dei tamburi di guerra.
Lo scontro durò fino a sera. Quando il sole giunse al tramonto Porcellino, la bava alla bocca, si sentì le gambe molli: fece una finta, ruppe le righe e fuggì.
"Dove credi di andare?" gridarono Leone delle Nevi e Leone Gibbone. Il bestione non riuscì a schivare un colpo del flagello triangolare, che lo raggiunse alla spina dorsale e lo fece cadere a terra grugnendo: "Porca miseria!"
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